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Impianti di videosorveglianza a Cosenza, arrivano i fondi del Viminale

Il “grande fratello” potrà riprendere a funzionare dopo un lungo stop. Soddisfatto il sindaco Franz Caruso: «Aumenterà la sicurezza». Ammessi al bando pure Rende, Montalto e Corigliano Rossano

Il “grande fratello” riprenderà a funzionare. Il sistema di videosorveglianza nel capoluogo è stato - prima di un guasto irrisolto - uno dei punti cardine della sicurezza pubblica. Una sicurezza garantita giorno e notte grazie agli impianti, soprattutto nelle aree centrali più esposte: si pensi, ad esempio, al Museo all’aperto Bilotti nel quale sono collocate statue d’indubbio valore artistico. Il sistema entrato in funzione in sinergia con quello di Rende ha poi subìto un blocco rispetto al quale occorreva intervenire investendo una somma di denaro di non poco conto. Somma non disponibile nelle casse municipali. Da qui l’inattività prolungata delle telecamere collocate lungo le principali arterie cittadine. Ora, finalmente, la svolta. Il ministero dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese, ha messo a disposizione i fondi necessari per implementare le strutture già esistenti o crearne delle nuove. E tra i comuni individuati come possibili beneficiari e chiamati a partecipare, entro il prossimo 20 ottobre, al bando pubblicato dal Viminale, c’è il capoluogo bruzio.

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