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Città unica Cosenza-Rende, l’idea della Lega bocciata da FdI

La proposta di legge avanzata da Simona Loizzo non entusiasma i meloniani. Cauto il sindaco Manna: «Occorre coinvolgere i consigli». Il presidente Mazzuca contesta l’esclusione di Castrolibero

La “città unica”. La proposta di legge avanzata dal capogruppo della Lega alla Regione, Simona Loizzo, per promuovere la nascita di una città che unisca formalmente Cosenza e Rende, infiamma il dibattito politico. Poche le adesioni formali all’iniziativa, molti i i distinguo. Cominciamo dal centrodestra, dove Fratelli d’Italia, attraverso il coordinatore provinciale Angelo Brutto, tiene subito a precisare: «È una storica battaglia della destra quella di creare una “grande Cosenza”, tuttavia noi pensiamo a un modello di fusione tra Cosenza e Rende dissimile rispetto a quello adottato per Corigliano Rossano. I risultati in termini di aspettative e servizi nell’area urbana ionica non sono infatti stati all’altezza di quanto immaginavano le popolazioni coinvolte. Crediamo pertanto» afferma Brutto «che occorra pensare per il futuro alla nascita di un’area metropolitana sul modello di Reggio Calabria ed è a questo che stiamo lavorando con studi e approfondimenti. Una modello di questo genere garantirebbe tra l’altro un serio vantaggio per la comunità in termini di trasferimenti e servizi». Il partito di Giorgia Meloni, insomma, pensa a strategie amministrative diverse rispetto a quelle proposte dalla Lega.
Il sindaco di Rende, Marcello Manna, guarda alla proposta della Loizzo con cautela.

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