Il rilancio del turismo sibarita viaggia in mare. Le ricchezze storiche, archeologiche, naturalistiche e tutte le altre altre non mancano, ma la vocazione marinaresca è forte. Sicuramente molto apprezzata dal popolo delle vacanze che continua a scegliere quest’angolo di costa ionica stretta tra Capo spulico a nord e Capo Trionto a sud. Sulla bellezza senza tempo del mare sibarita punta la Lega navale italiana dei Laghi di Sibari che con la presidenza di Ferruccio Lione, architetto di professione ma velista per passione, sta lavorando con convinzione e professionalità per rilanciare la passione velica che a queste latitudini ha radici tanto antiche quanto importanti. Dopo il raduno velico di fine luglio, ha avviato alcuni corsi di vela per principianti gestiti dal tecnico nazionale della Lega navale Gigino De Paola che è uno dei nomi storici del movimento non solo sibarita, con alle spalle boline e virate in tutti i mari del pianeta. A bordo della sua “Vela azzurra” sta trasmettendo non solo i primi rudimenti della navigazione a donne e uomini affascinati da scotte e randa, boma, fiocco, timone, cime e tutto il resto. Un universo dal profumo impareggiabile, che è possibile scoprire salpando dal porto turistico dei Laghi di Sibari, realtà più unica che rara nel Mediterraneo con i suoi duemilacinquecento posti barca che potrebbero crescere ulteriormente. Sempre che resti navigabile, se non tutto l’anno almeno per gran parte, il canale Stombi che permette l’ingresso e l’uscita dalla darsena dei Laghi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza