Sequestrato un capannone con all’interno una discarica abusiva composta da oltre 1.800 quintali di rifiuti nella ridente località turistico-balneare dell'Alto Jonio cosentino. Scongiurato un vero e proprio disastro ambientale. Il Comune ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo.
I fatti. La vasta area posta sotto sequestro veniva utilizzata per stoccaggio non autorizzato di rifiuti ed è stata individuata grazie alla segnalazione di un funzionario comunale che ha indicato un vecchio manufatto che si trova in contrada Varco dell’Antenna, come sede utilizzata per lo smaltimento illecito. All’interno le forze dell'ordine hanno trovato un’enorme quantità di rifiuti, costituiti da circa 120 balle di scarti da indifferenziata per oltre 1800 quintali. Dopo averne dato comunicazione alle forze di polizia, il sindaco, avvocato Paolo Montalti, ha disposto immediatamente la sorveglianza dell’intera zona anche nelle ore notturne, in attesa dei provvedimenti di urgenza da parte degli organi di polizia giudiziaria per impedire interventi ed ulteriori scarichi abusivi.
I carabinieri appartenenti alla locale Stazione guidati dal comandante Luigi Potenza, dopo la segnalazione del funzionario comunale, avendo disposto dei controlli del sito per intercettare i responsabili del trasporto illecito e dell’abbandono di rifiuti, nel pomeriggio di ieri hanno disposto il fermo di un autocarro, contenente ulteriori 300 quintali di scarti da rifiuto indifferenziato, che gli autisti si accingevano a scaricare nel piazzale antistante il capannone.
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