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Piove poco, agricoltori della Sibaritide in ginocchio. Coldiretti: “Coltivazioni a rischio”

In tutta la Piana i raccolti di cereali e fieno si sono ridotti del 60%. I produttori sono stati costretti a effettuare interventi tecnici per risolvere un po’ il problema gravando sui costi aziendali

Allarme siccità. Coldiretti Rossano denuncia uno scenario inquietante in tutta la Sibaritide: abbassamento delle falde acquifere, fiumare e laghi completamenti secchi, erba arsa dal sole e olive in necrosi sugli alberi. È noto che il rischio desertificazione riguarda molte regioni d’Italia, e la Calabria è tra queste. Con il 60% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica e con 2 gradi di temperatura in più rispetto agli ultimi anni, l’agricoltura italiana è in piena crisi. Anche nella Piana di Sibari le perdite sono ingenti, con raccolti di cereali e fieno ridotti del 60%.
Tra i dati emerge come in passato, tra i produttori di Campagna Amica della Coldiretti zonale di Rossano venivano raccolti circa 50 quintali di orzo: quest’anno invece il quantitativo si è fermato a 20 quintali. «Con l’aumento dei costi dovuti alla guerra e ai trasporti, i prezzi per i consumatori aumentano ulteriormente, facendo registrare addirittura un raddoppio». Ma c’è un altro nemico che ora porta con sé danni di varia natura: la siccità. Con il perdurare della scarsezza delle precipitazioni, nella primavera appena trascorsa, si è assistito all’abbassamento delle falde acquifere. Molti produttori sono stati costretti a far interventi i tecnici per far calare ulteriormente le pompe e permettere così di raggiungere l’acqua, gravando in maniera importante sui costi aziendali. Tutte le fiumare del territorio che garantivano un approvvigionamento d’acqua, soprattutto ai pascoli e alle vegetazioni, risultano essere completamente secche.

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