Si susseguono le notti da incubo al pronto soccorso dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano, tra endemica carenza di personale, intasamento per via dell’arrivo anche di pazienti covid, ma anche di un sistema di smistamento che porta al punto di primo soccorso del nosocomio rossanese pazienti con traumi per i quali manca la reperibilità notturna di medici specialistici.
È il caso di quanto accaduto nella notte scorsa, quando al pronto soccorso è stata portata in ambulanza una signora proveniente da Acri per la rottura dell’omero. Come abbiamo avuto modo già di riferire, da tempo manca la reperibilità notturna dell’ortopedico e ciò implica che il paziente deve stazionare in pronto soccorso per lunghe ore prima che si possa intervenire su una frattura o trauma di altro tipo. Pazienti che ovviamente devono sostare su barelle e non su letti idonei per traumi di questo tipo, oltre alla fisiologica necessità di essere accuditi dagli infermieri poiché limitati nei movimenti.
Ma oltre a questo problema ieri si è dovuto fare i conti con un doppio disagio, ossia che la paziente è risultata pure positiva al covid previo esito del tampone. Ciò ha determinato il fatto che la signora è stata posta nella stanza apposita per non restare a contatto con gli altri malati in attesa di capire come intervenire e soprattutto dove trovarle un posto. In contemporanea, sempre per traumi, sono arrivati da Corigliano e Cariati, ben sei pazienti (tre per ambulanza!) ed anche per loro per traumi anche se di lieve entità.
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