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I tifosi del Rende attaccano il Comune sull’utilizzo del “Lorenzon”

Il sindaco Marcello Manna sollecitato a fornire risposte anche sui lavori che si dovevano realizzare entro il 2017

Stadio e tifosi. Più di una partita di calcio ed oltre la semplice diatriba sportiva. Prima di Ferragosto arriva lo sfogo pubblico e la richiesta ufficiale da parte di Lucio Marrello. Uno dei capi ultras storici della città che, per nome e per conto di una intera tifoseria, ha inteso sollecitare le attenzioni degli amministratori sullo stadio Lorenzon.
«Caro avv. Marcello Manna, Lei è il sindaco della mia amata città: Rende. Città di antiche tradizioni e di grande cultura che da sempre è stata esempio di buona amministrazione e fiore all’occhiello di una terra che ha paura di crescere. Ho avuto modo di parlare tante volte con lei ed ho sempre apprezzato la disponibilità che ha dimostrato nel cercare di venire incontro alle richieste che facevo in nome di una collettività che ho l’onore di rappresentare e di cui vado fiero: gli Ultras Rende 1981». Queste le prime righe di Marrello.
Dallo scorso anno, il capo ultras ha dedicato parte del suo tempo, insieme a tanti altri amici, nel portare avanti «un’idea di fare sport, forse visionaria, ma sicuramente con l’obiettivo di arrivare ad una ulteriore crescita sociale del territorio». Come? «Attraverso una serie di iniziative che sono e che saranno fatte in un prossimo futuro. Tutto questo può avvenire solo e semplicemente se quello che si sta cercando di fare venga fatto sul nostro territorio», precisa Marrello.

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