Sono nella fase della valutazione gli uffici preposti della Provincia di Cosenza. Già, perché di richieste ne sarebbero arrivate numerose ma non tutte, probabilmente, racchiudono quelle caratteristiche richieste dall’Ente. Sullo sfondo la ricerca di spazia idonei in cui collocare temporaneamente gli alunni delle scuole dove, a breve, inizieranno i lavori di ripristino, per i quali, appunto, si renderà necessario trasferire i ragazzi in altre strutture, siano esse plessi in disuso ma comunque ancora in buona salute, oppure edifici in grado di accogliere un cospicuo numero di scolari. Il bando emanato nelle scorse settimana dall’amministrazione di piazza 15 Marzo, guidata dal presidente, Rosaria Succurro, è scaduto il 1 agosto e alle sollecitazioni avrebbero risposto in tanti, appunto, al netto della ricognizione effettuata dagli organismi competenti in materia per accertare la conformità dei luoghi destinati ad ospitare gli allievi. Nel fine settimana la Provincia dovrebbe fornire le prime risposte e in quella circostanza si avrà un quadro più chiaro della situazione. Oltre alla necessità di portare a compimento gli interventi nelle scuole di competenza dell’Ente, l’esecutivo Succurro intende scongiurare l’eventualità di ricorrere alla Dad, cioè alla Didattica a distanza, nel periodo in cui gli edifici interessati dai lavori resteranno chiusi.
La lista
E l’elenco è abbastanza lungo. Si tratta del liceo Classico Telesio, rispetto al quale è previsto l’adeguamento sismico (per un importo di oltre 10 milioni di euro), come nell’Itcg Quasimodo (circa nove milioni), del Lucrezia della Valle, intervento di ristrutturazione e riuso funzionale (sette milioni e 700 mila euro), dell’Ita Tommasi corpo A, secondo lotto, anche qui interessato da adeguamento sismico (1,277.100,00 milioni), più i Corpi C e D rispetto alla ristrutturazione edilizia, del Coro B dell’Ita Tommasi, che sarà interessato da lavori di efficientamento energetico, di finitura e adeguamento impiantistico (un milione e 200mila euro), dello Scientifico Fermi, circa sette milioni per la demolizione e la ricostruzione del plesso di via Isnardi, dell’Itis Monaco, circa un milione per l’adeguamento sismico, oltre ad altri seicentomila euro destinati al completamento e adeguamento sismico delle palestre. All’Ipsc Mancini, invece, partiranno gli interventi di ristrutturazione edilizia e adeguamento sismico (tre milioni). Tornando al Fermi, al plesso di via Molinella scatterà la ristrutturazione edilizia e l’adeguamento sismico della palestra, per un imposto di due milioni. Nella tabella figurano ancora l’Ipss Da Vinci, tre milioni per la ristrutturazione edilizia e l’adeguamento sismico, lo Scientifico Scorza, oltre sei milioni per l’adeguamento sismico, il restauro e il risanamento conservativo del Convitto del Telesio (2,5 milioni), l’adeguamento sismico della palestra del Tecnico Ita-Tommasi (450mila euro), l’intervento di ristrutturazione edilizia e l’adeguamento sismico del liceo Artistico Statale, i lavori di adeguamento e restauro dell’edificio-chiesa di Santa Teresa d’Avila, annessa al all’ex Convento dei Padri carmelitani Scalzi, noto altresì come ex orfanotrofio Vittorio Emanuele II (tre milioni e 600mila euro), l’adeguamento sismico del Corpo A dell’Itc Pezzullo (tre milioni e mezzo), l’adeguamento sismico della palestra scolastica e dell’annesso spogliatoio del Pezzullo (655mila euro) e il miglioramento strutturale e restauro del Conservatorio musicale “Giacomantonio” per l’utilizzo a scuola di musica e incontri per attività di promozione culturale a carattere musicale (circa 5 milioni di euro). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza