L'organizzazione sindacale Nursing Up, lo scorso 6 luglio, ha inoltrato all’azienda ospedaliera di Cosenza la richiesta di confronto in riferimento alla nota regionale n.299873 del 28 giugno avente come oggetto “Indirizzi in ordine ai Piani dei Fabbisogni di personale e Piani delle assunzioni nelle Aziende del SSR e applicazione art1, comma 268 lett.b della L.234/2021”. "Sono ancora troppi i turnover da coprire, sia per quanto riguarda il personale infermieristico-ostetrico che gli operatori socio sanitari", si legge in una nota, "quest’ultima graduatoria fatica a scorrere evidenziando l’unica strada percorribile: ricorrere allo straordinario. “Vogliamo lavorare in modo adeguato, non siamo né angeli né eroi, ci sentiamo fortemente demotivati e stanchi per turni massacranti e ferie risicate fino all’ultimo. Non vogliamo che l’Azienda ci strapazzi, cosa che fanno già i pazienti al Pronto soccorso (e non solo) proprio perché si sentono poco assistiti per la carenza di personale e di riflesso se la prendono con noi come se fossimo la causa del loro malessere. I tanti giovani infermieri-tirocinanti abbandoneranno la professione perché il percorso di studi non è semplice e quando si scontrano con la nostra realtà si accorgono che lo stipendio non è proporzionato alle responsabilità e alla qualità di vita che li attende. In corsia chi sbaglia paga: le responsabilità sono tante e lo stress alto, ma non viene riconosciuto"
La richiesta di confronto non ha avuto seguito, abbiamo quindi il dovere di denunciare quanto sta accadendo: cresce sempre più il nostro malcontento per la situazione incresciosa e mortificante che subiscono i tanti dipendenti dell’A.O. Annunziata di Cosenza. Come se non bastasse si opera addirittura decurtando parti di salario ai dipendenti: il pagamento dello straordinario non è stato equiparato alle Progressioni Economiche Orizzontali, non è stato pagato il premio di produttività dell’anno 2021 ed ancora una volta il premio Covid non viene elargito. Tutto questo accade mentre sale il conto degli straordinari, a dimostrazione che l’organico non è sufficiente. Al momento non vi sono certezze circa il recupero di queste somme, che – vale la pena sottolinearlo – sono dovute, in quanto correlate alle attribuzioni delle PEO 2021, frutto della conclusione del processo di valutazione sia individuale che delle strutture a cui afferiscono i lavoratori.
Riteniamo questo atteggiamento non rispettoso nei confronti di chi si adopera quotidianamente per garantire l’assistenza ai pazienti che afferiscono al nostro Hub, nonostante la persistente incertezza sui numeri degli organici. Sul fronte di questi, l’impegno economico importante sostenuto da questa Azienda, costretta a ricorrere allo straordinario per sopperire alle fisiologiche carenze nei tanti reparti, fa emergere quanto il comparto sia ancora sotto organico. Negli ultimi mesi più volte abbiamo espresso disappunto a tal proposito, riteniamo che è necessario invertire la rotta il prima possibile. Se i prossimi concorsi anche a tempo indeterminato andranno deserti si dovrà fare un’attenta analisi: in Calabria non mancano i sanitari, manca il rispetto per la loro dignità professionale”
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