Puntualmente ogni mese punto e a capo: 90 salme in attesa di tumulazione lo scorso luglio; 88 ieri mattina. Il cimitero di Rende non regge più numeri e decessi, appare fin troppo evidente. E dire, peccato, che 64 erano state tumulate nei giorni scorsi grazie ad un intervento del Comune e la conseguente costruzione di loculi prefabbricati in vetroresina. Altrettanto inequivocabile, al di là degli spazi, la mancanza di personale. Sono in sei a lavorare nel vecchio cimitero, salendo al centro storico. Quattro della Rende Servizi e due di emanazione diretta del Comune. Troppo pochi. Eppure, almeno per il servizio pulizia, nessuna recriminazione. Né polemiche. Servizio impeccabile e manutenzione quasi maniacale. Resta il problema delle troppe salme in attesa. Ci verrebbe da dire che a Rende ci sono morti di un Dio minore. «È da anni che stiamo segnalando e denunciando il degrado che attanaglia il cimitero comunale del centro storico. Invece di pensare alla normale pulizia, decoro e ordine di un luogo sacro per i cittadini rendesi, l’amministrazione pensa a come affidare ad un privato la struttura esistente e il suo ampliamento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Rende