La Paola-Cosenza-Sila-Crotone che ha ormai compiuto 50 anni ed è una delle strade più “montane” d’Europa, seppur ben tenuta e in costante osservazione dall’Anas di Cosenza, ogni tanto crea qualche problema. Come nell’ottobre scorso, quando, come si ricorderà, uno smottamento al chilometro 90+400 (nei pressi dello svincolo sud per San Giovanni) ne causò l’interdizione per alcune settimane. Nei lunghi inverni silani, invece, quando soprattutto di notte si registrano tormente di neve, capita che diversi alberi si pieghino sotto il peso della neve invadendo una delle carreggiate. L’uso del sale per fronteggiare e neutralizzare le gelate non è certo un bene sia per il manto stradale e sia per i bordi di calcestruzzo. A questo si assommi qualche non perfetta esecuzione in fase di realizzazione e tante volte è necessario intervenire con urgenti lavori di manutenzione. È accaduto per il ponte di Celico; per il viadotto Garganello i cui lavori sono stati lunghi, difficili e impegnativi, e adesso è il turno del viadotto attiguo al tunnel Fondente: nel cuore dell’altipiano. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud- Cosenza