«Da dicembre 2019 attendiamo ancora che al locale presidio arrivi il mammografo. Noi siamo nate e ci siamo costituite per difendere il diritto alla salute, per vedere rilanciato il nostro ospedale e perché siano assicurati i Lea». Così ieri “Donne e diritti” ha inteso reclamare perché davvero disilluse dopo tante battaglie, incontri, e promesse. Tra cui un incontro a Roma al dicastero della Salute con il ministro Roberto Speranza. Ma pare che tutto sia inutile, dice amareggiata la presidente del sodalizio Stefania Fratto, che con le altre dirigenti evidenziano come la sanità cambi direzione, poiché è emerso che con Decreto Commissariale 99 anche a San Giovanni pare sia destinato tra le altre a rivolgersi ad una struttura sanitaria privata, alla quale è stato affidato l’accreditamento provvisorio per prestazioni ambulatoriali della branca specialistica di diagnostica per immagini».
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