Il tribunale bruzio, in composizione collegiale – presidente Francesco Luigi Branda a latere Urania Granta e Maria Teresa Castiglione – ha condannato a dieci anni di carcere un pensionato di 82 anni. L’uomo è accusato di violenza sessuale nei confronti di due nipotine e di un congiunto di quattordici anni. I fatti sui quali è stato istruito il processo sono stati denunciati nel 2016 ma si sarebbero verificati tra il 2008 e il 2010. È stata la madre di una delle due bambine – che all’epoca dei fatti aveva sette anni – a chiedere l’intervento dei magistrati. La donna ha menzionato gli episodi di violenza sulle due minorenni contestualmente alla denuncia di violenza sessuale nei confronti del marito dal quale si stava separando. Accusa, quest’ultima, dalla quale l’uomo – difeso dall’avvocato Francesco Acciardi – è stato assolto. I fatti raccontati dalla donna, infatti, nel corso del dibattimento, avrebbero mostrato una serie di incongruenze. È andata diversamente per l’accusa di violenza sessuale sulle due minorenni – rappresentate dagli avvocati Guido Siciliano, Nicola Rendace e Mafalda Ferraro – da parte del nonno. Il sostituto procuratore Mariangela Farro al termine della requisitoria – nella quale aveva ricostruito i passaggi fondamentali della vicenda – aveva chiesto diciassette anni. Il pensionato è stato condannato a dieci anni di carcere e, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle due congiunte. Nel corso del dibattimento, il rappresentante delle parti civili ha evidenziato che il comportamento dell’ottantaduenne avrebbe avuto conseguenze abbastanza gravi sulla psiche delle due ragazzine.