O verranno pagate e contabilizzate le spettanze arretrate o dal prossimo 28 settembre il sito di conferimento di Bucita si ferma. Posizione ferma quella assunta dalla Ekrò, la società che gestisce l’impianto che ha sede a Corigliano Rossano. Della mancata corresponsione degli arretrati e di altre mancanze, tramite una lettera, sono stati messi a conoscenza dalla stessa Ekrò l’Ato Cosenza e i comuni dell’Aro della Sibaritide che conferiscono i rifiuti a Bucita. E per conoscenza anche il commissario straordinario regionale dell’Autorità dei rifiuti e al prefetto di Cosenza. Un paventato stop che andrebbe ad aumentare a dismisura i già pesanti disagi legati alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, con le strade cittadine invase da cumuli maleodoranti di sacchetti di spazzatura. A oggi, secondo quanto riferisce la società Ekrò, non mancherebbe solo il pagamento di una fattura a saldo delle spettanze relative alla gestione del servizio per il 2021, pari a circa 500 mila euro, ma la stessa Ato Cosenza si sarebbe messa di traverso” attraverso i labirinti della burocrazia, per impedire la fatturazione del servizio garantito all’interno dell’impianto, svolto da gennaio ad agosto 2022.