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Rende, resta dietro le sbarre la moglie del boss Patitucci

Il Tribunale della libertà respinge il ricorso della difesa. Rosanna Garofalo spiata per mesi: aveva una “cimice” in casa

La donna del boss. Intercettata, pedinata e arrestata. Rosanna Garofalo è la compagna di Francesco Patitucci, indicato dai magistrati della Dda di Catanzaro come l’elemento di vertice delle cosche confederate operanti tra Cosenza e Rende. La Garofalo è finita in manette insieme con altre decine di persone per effetto dell’operazione “Reset”. L’azione di carabinieri, poliziotti e finanzieri l’ha colta di sorpresa: la Garofalo aveva in casa, nell’abitazione che divideva con il padrino, una “cimice” d’ultima generazione. Uno strumento d’ascolto moderno ed efficace con cui gli investigatori l’hanno “spiata” per mesi. Nè lei, né Patitucci si sono accorti di nulla: continuando a ricevere gente, a parlare di soldi, a tracciare programmi.
La donna viene intercettata dagli inquirenti mentre parla con Michele Di Puppo, stella di prima grandezza della ‘ndrangheta rendese e con il compagno: vengono ascoltati mentre dividono i soldi tra quelli che vanno agli avvocati e quelli che servono per altro anche grazie a quanto riescono a ottenere dalle estorsioni. Non solo: costanti appaiono i rapporti - ad avviso degli inquirenti - della Garofalo con Silvia Guido, consorte di Roberto Porcaro, fidatissimo luogotenente di Francesco Patitucci. Le due donne s’incontrano, si confrontano e agiscono nell’interesse del gruppo (questa l’ipotesi contestata dai Pm).

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