Ai primi di settembre il sindaco Franz Caruso aveva detto che era in fase di riordino la difficile situazione delle strutture sportive di proprietà comunale. E che era stato formulato un atto di di indirizzo ai dirigenti competenti e all’Avvocatura in cui si faceva presente che su 47 impianti dati in concessione 16 risultano con contratto scaduto e 31 si trovano in situazione debitorie nei confronti dell’amministrazione comunale (di recente è stato affidato in gestione tramite avviso pubblico il palasport di Casali da tempo abbandonato). Era stato sollecitato un intervento incisivo per potere sanare tutte le pendenze. Il primo cittadino nella stessa circostanza sottolineava per quanto riguarda i contratti scaduti ove sussistano le condizioni legali la restituzione degli impianti all’ente.
L’intervento a fare chiarezza di Caruso era arrivato a margine di una riunione in Commissione sport nel corso della quale si era parlato della querelle nata tra i soci di una nota struttura cittadina. Da quel caso è scaturito un dibattito. E la richiesta della Commissione presieduta da Mimmo Frammartino agli uffici comunali competenti di fare pervenire nel più breve tempo possibile una mappatura degli impianti sportivi cittadini. Ma non sono arrivate risposte.
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