
Un’opera strategica e importante. Destinata tuttavia ad attirare le attenzioni della criminalità organizzata. Il nuovo ospedale che sarà costruito con un finanziamento di ben 349 milioni di euro non potrà che suscitare gli appetiti del sottobosco delinquenziale che anima - come dimostrano recenti clamorose inchieste - una sorta di economia illegale attiva nell’area urbana. Il pericolo d’ingerenze mafiose e corruttive s’era registrato con il faraonico progetto della metropolitana leggera (poi clamorosamente fallito) rispetto al quale le organizzazioni “confederate” avevano previsto l’applicazione del “manuale Cencelli” del pizzo stabilendo quote estorsive ben definite per ciascun clan. Uno schema peraltro ampiamente sperimentato, alla fine degli anni 90, in occasione dell’avvio dei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (oggi A2 del Mediterraneo).
I lavori di costruzione del moderno nosocomio destinato a sorgere nell’area di Vaglio Lise saranno lunghi e costosi e lo Stato dovrà prepararsi a fare barriera contro ogni forma di possibile infiltrazione.
Il sindaco Franz Caruso, mostra di avere le idee chiare: «le procedure amministrative di aggiudicazione saranno di competenza della Regione» spiega «ma poi noi chiederemo l’applicazione di un patto per la legalità da siglare con la Prefettura, i Ministeri competenti così come è stato fatto per i fondi del Cis riguardanti il centro storico. Va programmata e attuata un’azione di prevenzione e garantita una costanze opera di sorveglianza. Occorrerà vigilare sui cantieri e sulle aziende. Dobbiamo pensare» continua Caruso «ad un’azione sinergica con tutte le altre Istituzioni per evitare qualsivoglia tipo di infiltrazione sia di genere mafioso che di tipo corruttivo».
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