«Caro presidente Roberto Occhiuto, ci rivolgiamo a Voi in quanto siamo abbandonati a noi stessi. Le istituzioni che ci dovrebbero tutelare non rispettano le leggi. La Provincia non riesce a garantire il servizio di trasporto disabili nelle scuole superiori, un diritto decretato dalla legge 118/1971». È l’attacco della lettera aperta ed accorata dei “Genitori della Voce del Silenzio” di Corigliano Rossano che non sanno più a quale santo rivolgersi affinché venga assicurato un servizio indispensabile, come il trasporto da casa a scuola per i loro figli con disabilità che frequentano le scuole superiori per consentire loro la partecipazione alle lezioni scolastiche, condizione fondamentale per la loro crescita educativa e sociale. Nel loro appello, con richiesta di essere ascoltati dal Governatore anche la condizione di abbandono dei loro ragazzi dal punto di vista sanitario denunciando la quasi assenza di assistenza della neuropsichiatria infantile e di psichiatria. I “Genitori della Voce del Silenzio” fanno presente che le attività scolastiche sono iniziate da oltre un mese ed i ragazzi vengono ignorati così come la legge 118 che prevede il trasporto gratuito dalla propria abitazione alla scuola ai mutilati ed invalidi civili che non siano autosufficienti e frequentino la scuola dell’Obbligo o i corsi di addestramento professionale finanziati dallo Stato. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza