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Cosenza, ridotta la fornitura di acqua, Caruso contro Sorical e Regione

Dal primo settembre a oggi nelle condotte cittadine entrano 85 litri in meno. «Non piove e le sorgenti sono a secco», questo il motivo dei tagli. Il sindaco: «Non è giusto, ora basta». Sollecitato un tavolo tecnico

Non piove da settimane. le sorgenti sono a secco. Anche acquedotti che tradizionalmente non hanno mai sofferto (vedi Merone) arrancano tanto che nelle case di migliaia di cosentini (specie quelli che vivono a sud del capoluogo) si soffre la sete. Acqua col contagocce per diverse ore al giorno, sbuffi continui, segno che le tubature non ricevono la solita quantità di acqua. Nello storico serbatoio del Merone sopra viale della Repubblica il personale è disperato. «La situazione è tragica», dicono. Ma anche nella parte nuova del capoluogo servita per lo più dall’Abatemarco ci sono disagi. La mazzata finale è arrivata nelle scorse ore dalla Sorical. Il responsabile della sede zonale di Cosenza della Sorical, Angelo Vespasiano, ha inviato una nota ai sindaci di alcuni (Roggiano, Tarsia, Torano, Bisignano, Rende, ovviamente Cosenza, Mendicino) e anche all’Unical serviti dall’Abatemarco-Capodacqua, informandoli della ulteriore riduzione del 10% della fornitura idrica. Una decisione presa, si spiega, per la «perdurante stabilità delle condizioni meteo e dal continuo calo delle dotazioni delle sorgenti». Sorical invita i Comuni a segnalare le zone dove meglio distribuire l’acqua altrimenti le «manovre verranno effettuate presso i punti di maggiore fornitura».

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