La guerra dell’acqua. La penuria d’acqua potabile infiamma il dibattito politico. Il sindaco, Franz Caruso, dopo l’annuncio di Sorical della riduzione della portata idrica in città, ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura. Il commissario dell’agenzia regionale, Cataldo Calabretta, ha subito risposto, con senso e garbo istituzionale, al primo cittadino, offrendo l’immediata disponibilità della Sorical di promuovere un incontro con i tecnici municipali per affrontare l’annoso problema e proporre delle soluzioni. La disponibilità è stata accolta con altrettanto garbata soddisfazione da Caruso. Il clima mite con temperature sopra la media stagionale, l’assenza di precipitazioni da diversi mesi, stanno generando il calo di molte sorgenti degli acquedotti calabresi situate sui monti dell’appennino meridionale e sull’Altopiano Silano. In particolare ad essere colpiti dal fenomeno siccitoso sono i gruppi sorgentizi dell’Abatemarco che alimentano 26 Comuni del cosentino, compreso il capoluogo di provincia. Sorical, con cadenza quasi settimanale, ha comunicato in modo puntuale ai Comuni serviti la riduzione delle portate e, in accordo con i tecnici che gestiscono le reti idriche comunali, ha proceduto a rimodulare le forniture presso i serbatoi di consegna. Spiega Calabretta: «Ogni anno in questo periodo le riduzioni delle portate delle sorgenti sono fisiologiche. Al momento le forniture soddisfano i normali fabbisogni, stiamo fornendo 290 litri al secondo, un calo del 7% rispetto alla fornitura di 311 litri che il Comune di Cosenza storicamente ritiene ottimale. Probabilmente a causa delle condizioni meteo, delle reti comunali e degli usi impropri, i consumi continuano ad essere alti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza