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Cassano, l’omicidio di Cocò entra in una serie tv: ispirata da Gratteri e Nicaso

Il piccolo Cocò Campolongo

La tragica vicenda del piccolo Nicola “Cocò” Campolongo potrebbe diventare una puntata della serie televisiva “Non chiamateli eroi” nata da un libro scritto a quattro mani dal magistrato antimafia Nicola Gratteri e dal professore Antonio Nicaso.
Cocò è il bambino di tre anni barbaramente ucciso e poi dato alle fiamme insieme al nonno, Giuseppe Iannicelli, e alla compagna di quest’ultimo, Ibtissam Touss, i cui corpi furono rinvenuti in una Fiat Punto il 19 gennaio 2014, in contrada Fiego di Cassano. La Giunta comunale della città delle Terme, su proposta del responsabile del settore socio turistico culturale, ha approvato, l’adesione dell’ente, in qualità di partner operativo, alla realizzazione del Progetto di serie Tv “Non chiamateli eroi”, proposto dalla “Mediano Srl” per partecipazione al bando della Calabria Film Commission. Il progetto “Non chiamateli eroi” è tratto dal libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicasto, edito da Mondadori. La società “Mediano Srl”, all’interno della serie Tv scritta dalla giornalista e regista Giulia Zanfino e dal professore Antonio Nicaso, con la consulenza di Nicola Gratteri, «realizzerà – si sostiene nella nota – una puntata sulla vicenda del piccolo Cocò Campolongo, ambientando le ricostruzioni del tragico fatto di cronaca, in parte sulla fascia ionica ove si sono svolti i fatti, con l’intento anche di valorizzare le bellezze naturali e monumentali del comune di Cassano.

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