La tabella che segnala il percorso destinato ai pedoni si perde tra cumuli di rifiuti, canneti ed erba alta oltre un metro. Il marciapiede tra l’altro si interrompe dopo un metro. Una beffa per chi si inoltra in questo ex cantiere. È desolante il quadro nell’area dove dovrebbe sorgere la tanto attesa strada parallela a via Popilia. Abbandono totale. Degrado alle spalle di moderni edifici.
Da un lato, in direzione di Vaglio Lise, coperto dalla fitta vegetazione, si intravede il traguardo. Dall’altro, in direzione del ponte di Calatrava, l’inizio del cantiere dove le ruspe all’epoca si fecero largo bonificando e togliendo tonnellate di rifiuti. Una strada sterrata che viene utilizzata come parcheggio di fortuna o scorciatoia per raggiungere a piedi i palazzi vicini. Il resto è una discarica abusiva di rifiuti dove c’è di tutto: sanitari piccoli e grandi (finanche una vasca da bagno), pneumatici, sedie, giocattoli inutilizzabili, materiale in ferro, vetro, tubi, recipienti e altro ancora.
Un itinerario che fu progettato dalla vecchia amministrazione comunale nel momento in cui una corsia di viale Mancini destinata ai veicoli fu cancellata per fare posto al Parco del Benessere in attesa di tramvia o bus elettrici. Una strada parallela a via Popilia che avrebbe dovuto decongestionare il traffico evitando intasamenti sullo storico tracciato che attraversa il popoloso quartiere cittadino.
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