Proteste per la Tari e per la futura tassa di soggiorno da applicare dal prossimo anno. Innanzitutto pare stiano arrivando nelle case dei cittadini le cartelle esattoriali relative alla spazzatura. Si registrano tra l’altro anche bollette “pazze”. Sembra che le stesse siano state recapitate a persone decedute da tempo. Ma non è solo questo il problema. I cittadini lamentano aumenti spropositati rispetto al passato. Almeno del 20% in più rispetto allo scorso anno. Tutto questo come è stato anche spiegato a causa dell’aumento dei costi per il conferimento. A intervenire sull’argomento è il consigliere comunale di opposizione Alfonso D’Arienzo che spiega: «La Tari deve coprire i costi di gestione dei Comuni per la raccolta e il trasporto dei rifiuti; lo spazzamento e il lavaggio delle strade, il trattamento e il recupero dei rifiuti nonché il loro smaltimento. Sappiamo però che all’interno del capitolo di bilancio altre spese vanno a comporre il costo della Tari. Ecco perché sarebbe auspicabile che la maggioranza si preoccupasse di escludere dal computo della stessa quelle spese che non sino direttamente riconducibili ai servizi sui rifiuti. In tale modo si potrebbe pensare a una reale riduzione». Per la tassa di soggiorno che sarà portata in Consiglio comunale lunedì per l’approvazione la situazione è complessa. Non dovrebbero esserci - nonostante le perplessità e le proteste - tuttavia passi indietro dall’attuale amministrazione comunale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza