Cinquemila euro in cambio di voti. L’ex esponente della 'ndrangheta cosentina, Adolfo Foggetti, adesso collaboratore di giustizia, oggi nell’aula del Tribunale di Cosenza ha confermato le accuse nei confronti dei politici imputati.
Il pentito ha ribadito ai giudici di aver ricevuto cinquemila euro per «procacciare voti» per Orlandino Greco, all’epoca candidato a sindaco del Comune di Castrolibero, nel Cosentino. Greco, che in passato è stato anche consigliere regionale del centrosinistra, ex sindaco di Castrolibero, ex consigliere provinciale e oggi esponente di IdM, fu rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio. A processo anche l’ex vicesindaco e assessore comunale di Castrolibero, Aldo Figliuzzi.
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Secondo le indagini - coordinate dall’allora pm della Dda di Catanzaro, oggi procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni - i due politici avrebbero offerto vantaggi e denaro a presunti capi ed esponenti delle cosche del Cosentino per ottenere sostegno elettorale. Il periodo contestato dai magistrati fa riferimento alle competizioni elettorali dal 2003 al 2013. Il collaboratore di giustizia, collegato in videoconferenza, ha risposto alle domande del pm Pierpaolo Bruni confermando tutto quanto già dichiarato nei verbali finiti nei fascicoli del processo. Ha detto di aver ricevuto soldi per procacciare voti per «i politici di Castrolibero». Per sostenere Orlandino Greco - ha affermato il collaboratore di giustizia - gli furono dati cinquemila euro, una somma maggiore di quella offerta da Figliuzzi. Il collaboratore di giustizia ha precisato di conoscere l’allora vicesindaco ma di non aver mai incontrato invece Orlandino Greco: «Nel periodo tra il 2012 e il 2013 Figliuzzi e Zinno chiesero a me i voti, perchè il vicesindaco mi conosceva e sapeva che ero operativo nel clan, il quale era in grado di procacciare i voti. Mi furono consegnati 2 mila euro da Figliuzzi e Zinno a bordo di una 500 blu elettrica a Cosenza. Ma poi Alessandro Esposito mi offrì 5 mila euro per sostenere Greco. E li ho accettati perchè erano più soldi. Io e la mia organizzazione chiedevamo i voti per Greco». I 5mila euro che avrebbe dato Orlandino Greco al clan «Rango-Zingari» sarebbero finiti «nella bacinella». Il pentito della 'ndrangheta cosentina ha risposto anche alle domande delle difese che hanno sollevato alcune contestazioni
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