Condanna a vent’anni confermata per il presunto killer, pene ridotte per altri quattro imputati mentre l’unica assoluzione è stata disposta per l’incapacità di intendere e volere di uno degli accusati. Così ha deciso ieri la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro nel processo di secondo grado nato dall’inchiesta della Dda di Catanzaro (e prima ancora coordinata dalla Procura di Crotone) sull’agguato costato la vita a Giovanni Tersigni, il 36enne crotonese ferito mortalmente in piazza Albani il 7 settembre 2019. Il collegio presieduto da Gabriella Reillo ha rigettato l’appello di Cosimo Berlingieri di Catanzaro, confermando di fatto la sua condanna a 20 anni di carcere, così come stabilito il 7 settembre 2021 al termine del giudizio abbreviato di primo grado. Ridotte le altre quattro condanne: 11 anni e 4 mesi di reclusione è la pena decisa dai giudici dell’appello per il collaboratore di giustizia Francesco Oliverio, mandante del delitto (il gup lo aveva condannato a 18 anni, 9 mesi e 10 giorni); Paolo Cusato ha avuto la condanna rideterminata in 14 anni e 8 mesi (18 anni, 9 mesi e 10 giorni in primo grado); il presunto basista Giuseppe Passalacqua è stato condannato a 10 anni, 9 mesi e 10 giorni (14 anni, 1 mese e 10 giorni dal gup); e 10 anni di reclusione è la condanna decisa per Dimitar Dimitrov Todorov, l’autista del commando (12 anni, 6 mesi e 20 giorni). Cosimo Damiano Passalacqua è stato assolto per incapacità naturale (in primo grado 9 anni, 5 mesi e 10 giorni). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro