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Crisi Consorzio di Trebisacce, la Regione stanzia 200mila euro

Finisce l’era Blaiotta. Dopo le dimissioni di nove consiglieri del Cda si attende la nomina del commissario

Duecentomila euro. Questa la somma che la Regione trasferirà al Consorzio di Bonifica dei Bacini jonici cosentini, per pagare alcune delle spettanze arretrate ai lavoratori. Parola e musica di Gianluca Gallo. Intanto gli operai, continuano a protestare dinanzi alla sede dell'Ente consortile, dove, considerando il freddo e la pioggia di questi giorni, è stato sistemato un container che servirà per ospitare notte e giorno le maestranze. Che hanno accolto con grande entusiasmo le dimissioni di ben nove consiglieri su sedici rappresentanti della Deputazione consortile. Atto che di fatto, fa terminare in anticipo l'era Blaiotta. Ma in attesa del Commissariamento dell'Ente di via XXV Aprile, da parte della Regione Calabria, non si ferma, almeno per il momento, lo stato di agitazione degli acquaioli ormai da un mese e mezzo in sciopero e da ben sette mesi senza stipendio, pur avendo regolarmente lavorato, assicurando l'acqua agli agricoltori dell'intero Alto Jonio. Per la fine della Governance, soddisfazione è stata espressa anche dai sindacati Flai Cgil con Federica Pietramala, Fai Cisl con Antonio Pisani e Filbi Uil con Marco Stillitano, da sempre al fianco degli operai in questa lotta. I consiglieri dimissionari Salvatore Acri, Angelo Pasquale Caravetta, Alessandro Piluso, Salvatore Antonio Oliva, il vice presidente Stefano Pirillo, Francesco Morrone, Gino Vulcano, Carlo Alberto Falco e Angelo Tocci, con una lettera indirizzata al Presidente Marsio Blaiotta ed inviata per conoscenza, al Dipartimento Agricoltura regionale hanno messo in evidenza che la loro decisione peraltro irrevocabile, si è resa necessaria perchè, «alla luce degli ultimi accadimenti, compresa la manifestazione di protesta del 14, oltre all’esposto presentato dai sindacati alla Procura della Repubblica di Castrovillari, riteniamo che non ci siano più le condizioni per una gestione ordinaria e serena dell’Ente consortile».

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