L’ex assessore Pino Munno resta ai domiciliari. I giudici del Tribunale della libertà di Catanzaro hanno confermato la misura cautelare emessa da giudice per le indagini preliminari a conclusione dell’indagine – condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura bruzia – sulla gestione dei lavori pubblici nel Municipio di Rende. A Munno – che è difeso dall’avvocato Sabrina Rondinelli – i giudici catanzaresi hanno annullato, però, il capo d’accusa – che lo vede indagato, insieme a due tecnici comunali (Francesco Minutolo e Luigi Rovella) e al titolare dell’impresa Francesco Greco – riguardante la sistemazione della piazzetta dedicata a San Pio da Pietrelcina a Villaggio Europa e i lavori di manutenzione del cimitero.
All’ex componente della giunta del sindaco Marcello Manna (anch’egli indagato e la cui posizione sarà valutata dal Tdl martedì 29) vengono contestati una serie di reati tra i quali l’aver influenzato le decisioni della Centrale unica appaltante del Comune di Rende in occasione dell’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di adeguamento antisismico del Municipio di San Vincenzo La Costa.
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