La rabbia e la sofferenza marcano la linea del tempo dietro le quinte di una “Annunziata” che cambia ancora guida. A mezzogiorno, il commissario straordinario uscente, Gianfranco Filippelli, si congederà dal personale sanitario nel corso di un incontro nella biblioteca di via Migliori. Sarà l’addio al «suo ospedale» come lo aveva definito nella cerimonia d’insediamento, a metà maggio, dopo che Roberto Occhiuto gli aveva affidato l’incarico per sostituire la dimissionaria Isabella Mastrobuono. Un percorso ad ostacoli concluso ufficialmente con dimissioni irrevocabili, in mezzo a difficoltà strutturali di ogni genere. In questi sei mesi, l’oncologo è riuscito a garantire il massimo che, però, non è bastato, evidentemente, a cambiare la storia di servizi assistenziali esposti alle intemperie di bilanci votati al risparmio. L’“Annunziata” resta lo specchio di un sistema salute in difficoltà, il fronte più esposto all’interno della provincia più estesa e più sofferente della Calabria. Le assunzioni vere che daranno sollievo ai reparti (e, probabilmente, alcuni di quelli accorpati torneranno ad avere una propria autonomia diventando valvole di sfogo per il Pronto soccorso) si faranno dal primo gennaio quando si potrà attingere a risorse dal nuovo esercizio finanziario. Un compito che spetterà all’uomo nuovo, il manager calato dall’alto che dovrà mettere mano alla pianta organica. A Filippelli, comunque, Occhiuto ha garantito una “buonuscita” affidandogli il coordinamento della Rete oncologica calabrese.
La staffetta
Da giorni le voci su un possibile avvicendamento in via San Martino, s’incrociavano tra conferme e smentite. Del resto, l’aggiornamento della mappa delle poltrone nella sanità calabrese rientrava nella camicia di forza degli equilibri politici lungo l’asse Roma-Catanzaro. E non è mai semplice in casi simili trovare la quadratura del cerchio. Per Cosenza si è deciso di confermare Antonello Graziano alla guida dell’Asp cambiare all’“Annunziata” e tutte le strade della staffetta portavano, già da giorni, a Roma. E, in particolare, ai Servizi funebri e cimiteriali dell’Ama, il più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali. Il nuovo manager dell’“Annunziata” è proprio l’attuale direttore (è in carica dal primo gennaio) dell’ufficio che si occupa dell’organizzazione complessiva dei camposanti della Capitale. Lui è Vitaliano De Salazar, 61 anni, un nome di battesimo che tradisce le origini catanzaresi. A Roma è considerato uno dei manager più influenti dell’ormai ex governatore (di centrosinistra) Nicola Zingaretti nonché pupillo del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri (centrosinistra). Alla fine, però, ha risposto alla chiamata di Occhiuto (centrodestra) e dell’amico Profiti, capo dell’Azienda zero, la madre di tutte le aziende del sistema salute calabrese, entrambi vicini ad ambienti del Vaticano. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza