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L'omicidio Aquino a Corigliano e il baby picciotto romeno in cerca di glorie mafiose

È stato arrestato ieri sera dai carabinieri per ordine del Gip presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro

Il luogo dell'omicidio di Pasquale Aquino a Corigliano Rossano

Lo straniero. C’è un ragazzino non ancora diciottenne tra le figure che più impressionano nell’indagine condotta dalla Dda di Catanzaro per far luce sulla uccisione di Pasquale Aquino.

Un romeno che partecipa alle attività del gruppo disarticolato dai carabinieri del colonnello Agatino Saverio Spoto. Come? Tagliando la cocaina, partecipando alla custodia dell’arsenale del gruppo, prendendo parte ad azioni e scelte della consorteria composta da giovanissimi “compari”. Gli atti riguardanti il baby-picciotto dell’Est sono finiti sul tavolo del Procuratore per i minori di Catanzaro. E non sappiamo quante altre cose contengano oltre quelle già contestate alle persone arrestate ieri per ordine di Nicola Gratteri. Il minore è stato ammanettato dai carabinieri ieri sera per ordine del gip presso il Tribunale per i minorenni, Donatela Garcea. È accusato di detenzione di armi e traffico di droga (almeno per il momento). Qualcuno sospetta che possa anche essere coinvolto nell’agguato teso ad Aquino. Si tratta di una ipotesi ancora senza riscontri.

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