La Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la provincia di Cosenza pone il vincolo archeologico diretto alle particelle presenti sui due versanti del Colle della Madonna del Castello. Nelle scorse ore, infatti, al Comune di Castrovillari è stata data comunicazione diretta di “avvio del procedimento” che porta alla dichiarazione dell'interesse culturale di tutta l'area presente ai piedi della Basilica-Santuario. In buona sostanza si tratta dell'antico abitato della città di Castrovillari che, per cause che non sono mai state chiarite, venne sepolta e abbandonata in epoca medievale. Il passaggio, che conduce verso un diverso tipo di sviluppo di tutta l'area, anche e soprattutto verso quella turistico-religiosa, è estremamente importante: la dott.ssa Paola Aurino, in qualità di Soprintendente pro tempore, ha stabilito che l'area in esame è «oggetto di una frequentazione dall'età preistorica, all'inizio dell'età contemporanea, testimoniata da materiali ceramici del Neolitico e dell'età del ferro, da un luogo di culto di età greca, da sepolture di età ellenistica e romana, da una fitta rete di strutture murarie di età medioevale e contemporanea, da mura di cinta di età tardo medioevale (Xlll-XV secolo ca.) per le quali si rimanda alla relazione storico archeologica consultabile agli atti di questa Soprintendenza». All'Amministrazione comunale si fa esplicito richiamo a voler prendere parte al procedimento, «prendendo visione dei relativi atti, salve le limitazioni di legge e presentando memorie scritte e documenti entro il termine di ottanta giorni, decorrenti dalla data di ricezione delle relative comunicazioni, termine che è pari ai due terzi del tempo previsto per la conclusione del procedimento medesimo, fissato in centoventi giorni». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza