Il torrente Grammisato, già noto per la sua pericolosità a causa delle condizioni critiche del suo percorso caratterizzato dalla folta vegetazione cresciuta nell’alveo, quasi privo di argini, dove l’acqua può debordare da un momento all’altro, ha raggiunto nuovamente la portata di guardia, rendendo vani gli interventi dei giorni scorsi, finalizzati a mitigarne la pericolosità dopo il temporale dei giorni scorsi. In contrada Vallate – tra i due ex territori di Corigliano e Rossano – il torrente spaventa i residenti giacché in passato la zona è stata anche teatro di esondazioni. Il corso d’acqua – che nei mesi estivi è quasi completamente asciutto – in passato, in con concomitanza con i temporali, ha più volte invaso i terreni rovinando colture e abitazioni.
Un fiume di acqua si è aggiunto, infatti, a quello esistente, la cui portata durante l’estate ed in assenza di forti temporali è innocua e per nulla violenta, in seguito all’immissione nel torrente a monte che attraversa le contrade a valle dell’acqua di irrigazione proveniente dal fiume Crati gestita dal Consorzio di Bonifica.
A dare l’allarme chiamando le autorità ed il sindaco Flavio Stasi, che si era attivato in occasione dell’allerta meteo e del temporale dei giorni scorsi per far si che i mezzi di Calabria Verde si recassero nei punti critici del corso del Grammissato nei pressi della contrada Vallate, sono stati gli abitanti delle case attigue al torrente avendo avvertito il rumore impetuoso delle acque che si era diradato dopo l’eliminazione dei tappi di vegetazione e che avevano consentito lo scorrere leggero delle acque.
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