«Prima di affrontare nuovamente il dilemma del Punto nascita, come Comitato pro-ospedale “Nino De Caro” vogliamo fare gli auguri alla mamma e al neonato di Paola protagonisti nei giorni scorsi di un parto d’urgenza in casa. Un bimbo che nasce è sempre una gioia per i genitori e i familiari tutti, ma rappresenta anche un’opportunità concreta e importante per l'intera comunità e per il territorio dove crescerà, vivrà e si realizzerà». Il Comitato cetrarese interviene nuovamente per perorare la causa dell’unico Punto nascita del territorio, quello dell’ospedale “Gino Iannelli”, chiuso, come è noto, ormai da tempo dopo la tragica vicenda in cui perse la vita la giovane mamma Santina Adamo. «Dal 2019, sull'intero territorio che va da Tortora ad Amantea non nasce nessun neonato - si ricorda - e le mamme sono costrette a lunghi viaggi, sia nella regione di residenza che fuori regione. Il comitato pro-ospedale di Cetraro è proprio dal lontano 2019 che sottolinea con forza quanto sia necessario riattivare non solo il Punto nascita da sempre ubicato nell’ospedale cittadino, ma anche le attività medico-sanitarie e sociali da tempo sospese». I lavori prescritti e le modifiche sono stati completati tutti il primario è stato recentemente nominato e a breve intraprenderà il suo percorso, così come l’Uoc di Ostetricia e Ginecologia. «Allora - si chiede il “De Caro” - se a quanto pare tutto è stato eseguito come richiesto nel 2019, quali sono i motivi che non permettono la riapertura del Punto nascita»? Sulla questione interviene anche l’ex consigliere comunale Graziano Di Natale. «Siamo ormai alle porte del 2023 ma alle nostre latitudini si ritorna a nascere in casa nel silenzio delle istituzioni. I media - sottolinea - raccontano una vicenda, per fortuna, conclusasi a lieto fine. La distanza per l’ospedale di Cosenza ha infatti reso necessario il parto in casa come avveniva anni fa. Questa storia dimostra quanto sia importante avere un Punto nascita».