La cena funesta. Massimo Alice, 27 anni e il cognato Demetrio Rose, 36, erano in un’abitazione di San Demetrio Corone quando è scoppiata una lite furibonda. La sera di San Silvestro le famiglie si riuniscono per festeggiare la fine dell’anno ma non sempre, purtroppo, i rapporti parentali sono buoni. Nel caso di Alice e Rose erano compromessi da qualche tempo. La ragione? Sembra che il trentaseienne contestasse al cognato di non aver un legame rispettoso con la sorella. È davvero così? Saranno le indagini a stabilirlo perché cosa sia esattamente accaduto l’ultimo giorno dell’anno è ancora in fase di ricostruzione. Rose dopo la discussione ingaggiata con l’affine ha perso le staffe e, alle parole e agli insulti, sono seguiti drammaticamente i fatti. L’agricoltore, infatti, ha impugnato una pistola di piccolo calibro che deteneva illegalmente e, accecato dall’ira, ha esploso due colpi all’indirizzo del ventisettenne. I proiettili hanno raggiunto Alice alla schiena: l’uomo, finito sanguinante sul pavimento, è stato immediatamente trasportato nell’ospedale di Rossano. I medici che l’hanno preso in cura, si sono subito resi conto che un proiettile aveva raggiunto una vertebra e la spina dorsale. Le lastre radiologiche non lasciavano spazio a dubbi. Il ventisettenne, che non ha mai perso conoscenza, è stato dopo il ricovero sentito dai carabinieri del Gruppo territoriale di Corigliano Rossano, guidati dal maggiore Marco Filippini, ai quali ha spiegato che a ferirlo era stato il fratello della compagna. Gli investigatori sono entrati in azione in tempi rapidissimi rintracciando Demetrio Rose e perquisendo l’abitazione in cui si trovava. Nell’immobile hanno ritrovato e sequestrato l’arma usata. Il trentaseienne ha ammesso le proprie responsabilità accennando alla causale che lo aveva spinto a premere il grilletto. I militari del colonnello Agatino Saverio Spoto, hanno informato di quanto accaduto il procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, che d’accordo con il magistrato di turno ha disposto il fermo del feritore. Rose sarà interrogato dal Gip nelle prossime ore. Massimo Alice, invece, rimane ricoverato in ospedale nel reparto di Neurologia: non rischia la vita ma corre il pericolo di avere future difficoltà di deambulazione. Uno dei due proiettili esplosi - oggetto di un mirato intervento chirurgico di rimozione condotto dai medici ospedalieri - ha infatti toccato la colonna vertebrale.