«Se la Sanità pubblica non è in grado di garantire i servizi di supporto essenziali agli ammalati oncologici, vuol dire che sta fallendo completamente la sua funzione!». Nuova, purtroppo dura denuncia quella che arriva dal presidente dell'associazione “Città solidale”, prof. Gianni Donato. Perché nell’ospedale Spoke di Castrovillari, infatti, secondo Donato capita che «per un paziente, già affetto dal morbo del secolo, sottoposto a chemioterapia nell’Unità semplice, si siano presentate analoghe, ulteriori, patologie per le quali sarebbe stata necessaria una TAC urgente, onde verificare la sopravvenuta situazione». La risposta ha messo in risalto un dato apparso scioccante: 20 giorni di attesa! «Purtroppo – attacca l'ex vicesindaco della città di Castrovillari - la Sanità pubblica ci sta abituando a queste situazioni che, pur nell’indignazione generale, costringono i malcapitati pazienti a recarsi presso le strutture private, disponibili a risolvere i problemi in un battibaleno».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza