Due date, l’una l’opposto dell’altra. Giovedì il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso presentato dal Comune di Amantea contro l’effettuazione del referendum consultivo istituito dalla Regione Calabria per la modifica dei confini territoriali di Campora San Giovanni. Se l’esito della sentenza dovesse dare ragione al sindaco Vincenzo Pellegrino, il referendum previsto per domenica 22 gennaio perderebbe automaticamente di significato. Nel caso in cui i giudici della massima assise amministrativa dovessero respingere il ricorso proposto dall’ente locale nepetino, l’apertura delle urne rappresenterà un momento significativo, sia per la comunità amanteana, sia per quella camporese. In caso di vittoria del no, almeno per il momento, si manterrebbe lo status quo delle cose. Se a prevalere fosse il sì, Campora San Giovanni andrebbe ad annettersi al comune di Serra d’Aiello, generando un primo nucleo che, sotto la denominazione di Temesa, secondo quanto detto nel corso del comizio che si è tenuto nel giorno dell’Epifania, potrebbe annettere successivamente anche Cleto e Aiello Calabro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza