Cosenza

Lunedì 29 Aprile 2024

Acquappesa, nelle Terme Luigiane è “custodito” un ghiotto bacino di voti

Il nome di Giuseppe Aieta è emerso tre anni fa nell'inchiesta della Procura di Paola. Un’indagine che ha affondato le sue radici nell'annosa questione della Terme Luigiane. In quell'occasione i legali di Aieta depositarono una lunga e dettagliata memoria difensiva. Tutto questo mentre il compendio termale stava per affrontare la sua più importante battaglia. Le Terme Luigiane proprio in quei giorni chiudevano i battenti, per via della pandemia innanzitutto, ma in particolare a causa di un dannoso e deleterio braccio di ferro tra i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese e la Sateca. Le Terme non a caso sono state per anni al centro dell’attenzione politica sia di destra che di sinistra per via di quel grosso bacino di lavoratori (circa 220) di cui può disporre. Tutto questo fino al luglio 2022. Poi è cambiata la musica grazie alla ferma volontà delle Regione di occuparsene di prima persona. Ma per arrivare a questo risultato sono passati anni. Anni difficili, di lotte e di ricorsi, di denunce e di azioni legali. A pagare sulla loro pelle lo scotto di una situazione nebulosa e incerta sono stati i lavoratori che sono finiti prima in cassa integrazione e poi per alcuni mesi sono rimasti disoccupati. Riannodiamo ancora i fili. La gestione della Sateca è durata quasi ottant’anni. È scaduta nel 2016. Poi è stata prorogata di anno in anno fino al 2020. Il tavolo tecnico in prefettura dell’anno precedente era stato dettato dalla necessità di tutelare i posti di lavoro. Ma in effetti poi non si sono registrati nei mesi a venire quegli atti consequenziali necessari. Le premesse positive scaturite da quell’incontro sono state tutte disattese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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