Da alcuni giorni gli inquirenti stanno procedendo ad interrogare i firmatari del ricorso avverso l’isola pedonale. Sono qualche decina i cittadini che, come si ricorderà, abitano in viale della Repubblica e le cui case sono ubicate alle falde di un costone, per la cui messa in sicurezza il Municipio chiese e ottenne dal dicastero dell’Interno 960mila euro. Si sentirono, però, beffati e per questo produssero un esposto all’Autorità giudiziaria per “distrazione di fondi”, allorquando la nuova Amministrazione a guida Rosaria Succurro intese con quel finanziamento dare il via all’isola pedonale e contestualmente sanare da pericolo di cedimento il muro che separa via Roma (dall’Angelo) alla scuola elementare Dante. L’isola, che interessa il tratto dall’incrocio di via Giusti con via Gramsci, è ormai opera quasi fatta in tempi davvero rapidi. L’annuncio è di maggio 2022 e ad agosto iniziarono i lavori; seguiti da aspre polemiche tanto che ci fu la famosa passeggiata di protesta. Era il 16 settembre, quando tra i manifestanti c’era pure un quartetto di ex sindaci, a ridosso della boutique dell’ex primo cittadino diccì Tonino Straface. Il sindaco Succurro non si scompose di un millimetro. Ed osservò che non v’è alcuna distrazione, poiché conta l’effettiva destinazione del finanziamento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza