Palazzo dei Bruzi ha accolto l’assessore reintegrato, Francesco De Cicco, con un applauso prima di scoprire la realtà disastrosa delle sue finanze. Uno scenario da incubo descritto dall’assessore Francesco Giordano. Certo, la porta dell’inferno s’era già spalancata nel 2019 quando la Corte dei Conti dichiarò il dissesto. Ma il rischio, adesso, è quello d’affondare in mezzo alla palude d’un debito mostruoso che ha raggiunto il tetto dei 219 milioni di euro. Una massa passiva cresciuta, soprattutto, per la scarsa capacità di riscossione del Municipio. «Siamo davanti a uno scenario consolidato nel tempo. Il Comune di Cosenza riscuote in conto residui soltanto il 9% delle entrate che riporta. Un dato assolutamente insostenibile». Serve, dunque, una manovra lacrime e sangue. Servono sacrifici dei cittadini, «serve, soprattutto, aumentare la partecipazione dei contribuenti». L’assessore al Bilancio ha snocciolato i numeri. «Partiti da un disavanzo di poco superiore ai 23 milioni di euro, ci siamo ritrovati davanti agli imprevedibili effetti dell’ultima legge di bilancio dello Stato che ha fatto salire la massa passiva complessiva a quota 219 milioni.
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