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Acquappesa, il futuro dei lavoratori nelle mani di Aieta e Tucci

Nelle carte dell'inchiesta le minacce ai dipendenti della Sateca

Il complesso delle Terme Luigiane

Pur di salvaguardare il loro posto di lavoro i dipendenti delle Terme Luigiane si sarebbero impegnati a portare tutto il loro sostegno elettorale all’allora consigliere regionale Giuseppe Aieta. Nelle oltre trecento pagine dell’ordinanza del gip con cui ha disposto il divieto di dimora in Calabria per il politico cetrarese, infatti, emerge uno spaccato - considerato inquietante dagli inquirenti - della presunta corruzione elettorale. A riprova di ciò, nel provvedimento firmato dal gip Rosamaria Mesiti, è stato riportato lo scambio di comunicazione (attraverso messaggi e anche con conversazioni intercettate dai finanzieri).
In particolare, a tale proposito, è stato lo stesso Aieta a riferire nell’interrogatorio reso l’11 febbraio del 2020 ai pm paolani ai quali disse: «Il mio impegno per la salvaguardia occupazionale e per la sopravvivenza della struttura fu costante e pertanto i lavoratori apprezzavano il mio impegno e quindi mi manifestavano gratitudine in ordine a un futuro impegno elettorale a mio favore cosa che però non avvenne atteso che il risultato, dal mio punto di vista deludente, nella zona di Guardia Piemontese-Acquappesa dove ho dimezzato i voti».

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