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Emergenza da “Codice rosso” a Cosenza, 500 indagini istruite in un anno

L’ultima ha portato all’arresto d’un trentenne che perseguitava l’ex compagna

Mario Spagnuolo, procuratore capo di Cosenza

Il lato peggiore degli uomini. Minacce, maltrattamenti, stalking, abusi sessuali: nell’ultimo anno sono stati aperti dalla procura bruzia 500 procedimenti basati sui fatti previsti dal “Codice rosso”.
I numeri elencati dal procuratore capo Mario Spagnuolo lasciano senza parole. «Riceviamo anche tre denunce al giorno, a volte cinque e il dato testimonia la gravità della situazione» spiega il magistrato alle prese con l’ultimo caso culminato nell’arresto di un trentenne di Rende. L’uomo era stato già ammonito dal Questore per le reiterate condotte di minaccia e molestia poste in essere nei confronti dell’ex compagna.
«Abbiamo agito nel giro di pochi giorni» afferma il procuratore Spagnuolo «appena ricevuta la denuncia». La circostanza significativa - ma non addebitata al momento al trentenne - è che qualcuno ha dato alle fiamme persino il portone d’ingresso dello studio legale dell’avvocato che assiste la donna. Visti i numeri del fenomeno è stato istituito un pool composto da quattro magistrati. «I tempi d’intervento in caso di fattispecie ricomprese nel “codice rosso”» sottolinea il procuratore bruzio «devono essere rapidi e se vengono segnalati episodi di violenza la richiesta di misura cautelare viene inoltrata con estrema velocità».

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