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Paola, bollette “pazze” inviate a centinaia di nuclei familiari

Il Municipio non riesce a venire a capo del grave problema. Le preoccupazioni del sindaco e l’articolata denuncia di Rbc

Un caos senza precedenti. Le bollette “pazze” continuano a creare disorientamento. Emerge nelle ultime ore una situazione paradossale che potrebbe essere stata creata da un problema al software. E quindi? Non è nemmeno escluso che siano stati chiesti soldi a tutti i cittadini anche se non dovuti.
Cittadini oggi alla canna del gas per via degli aumenti sproporzionati delle tasse e che non riescono ad arrivare a fine mese, ai quali è stato preteso dal Comune un conto salato per annualità pregresse in alcuni casi già pagate che sono arrivate tutte di un colpo. Senza alcuna distinzione. Il nuovo anno si è aperto sulla scia del vecchio. Non solo ci sono ancora da pagare quei ruoli relativi al 2022 (Imu e Tari) le cui tariffe non sono state approvate dal Ministero e per l’anno appena passato sono quindi inefficaci e - nel caso della Tari da ricalcolare - ma anche e soprattutto per una miriade di avvisi di riscossione di acqua e Imu che vanno dal 2013 al 2020. Ma i conti non tornano. Si lamentano una serie di errori.
La città oggi è chiamata a rispondere per l’ennesima operazione tributaria che potrebbe adesso anche rischiare di portare il Comune a non incassare nei mesi a venire quanto aveva invece previsto. Questo potrebbe provocare un default con pesantissime ricadute sulla tenuta economica e finanziaria dell’ente. Dai quattro indici di deficità strutturale si potrebbe passare al quinto che significherebbe automaticamente dissesto. Anche il sindaco Giovanni Politano ha ammesso come la situazione non è affatto facile.

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