Il lamento di chi soffre e i miasmi di una sanità devastata sono le ombre inquiete che si agitano nei Pronto soccorso di questa nostra terra. Entrando in quei luoghi si esce fuori da tutto, fuori dal mondo. Malati che finiscono lì, schiacciati tra quelle mura, restano uno insieme all’altro, uno accanto all’altro perché, in quasi tutti i nostri ospedali, non ci sono zone-filtro tra patologie diverse dal momento che gli spazi liberi ospitano barelle e sedie con gente che aspetta la visita o la terapia. Intanto, però, il nuovo commissario, Vitaliano De Salazar, ha già avviato il rilancio dell’ospedale che partirà proprio dal Pronto soccorso, secondo le specifiche indicazioni del governatore Roberto Occhiuto. La prima linea dell’Annunziata sarà rivoluzionata. Intanto, non ci saranno più pazienti accettati e parcheggiati per giorni sulle barelle. Il piano prevede l’apertura di una “holding area” in Medicina. Una zona di transito che potrà contare su sedici posti letto per accogliere dignitosamente quei pazienti in attesa di trasferimento in corsia. L’assistenza verrà garantita dal personale dei reparti di destinazione dell’ammalato. De Salazar, con il direttore sanitario Francesco Amato e quello amministrativo Achille Gentile affiderà il compito della gestione un team fluido che garantirà l’accesso alla prima linea secondo un nuovo protocollo. Innanzitutto, si lavorerà d’intesa con l’Asp per stabilire i criteri d’accettazione. Si cercherà di evitare l’imbuto provocato da ingressi inappropriati. Il filtro funzionerà in rete stabile con gli ospedali spoke del territorio. Sotto controllo anche la presenza dei familiari nelle aree dedicate al trattamento dei pazienti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza