Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Luzzi, nuovo processo per il consulente che sognava la jihad

Domenico Giorno, 43 anni, di Luzzi era stato condannato in primo e secondo grado per terrorismo. La decisione della Cassazione. Accolto il ricorso degli avvocati Cortese e Franzese

Lo “jihadista” della Valle del Crati. Domenico Giorno, 43 anni, di Luzzi, voleva diventare un terrorista. Era collegato alle “agenzie” dell'Isis, di Al Qaeda e del radicalismo islamico e scaricava dal darknet i manuali utili a costruire ordigni esplosivi artigianali e le dispense di autoaddestramento per compiere attentati. Il suo cuore pulsava per l'Isis e per Al Quaeda nonostante la morte dei due leader. L'insospettabile consulente quarantatreenne, a sentire l’accusa, sognava di diventare un martire della Jihad islamica. E per questo, aveva fatto incetta sulla rete di manuali per la costruzione di ordigni, di dispense su come condurre azioni terroristiche, video di esecuzioni di “infedeli”, tutor per produrre veleni letali. L'uomo venne ammanettato il 27 novembre del 2020 dagli agenti delle Digos di Cosenza e Catanzaro. L’accusa? Terrorismo.
Giorno il successivo 10 giugno fu poi condannato dal Gup distrettuale, con rito abbreviato, a 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere. E la sentenza venne successivamente confermata dalla Corte di appello del capoluogo di regione.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia