C'è la decadenza del presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con una nota della Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare, ha comunicato alla struttura del Parco, a Rotonda e alla sede di Castrovillari, la decadenza dell’onorevole Domenico Pappaterra dalla carica di presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino. L'atto è stato fondato dalla direzione ministeriale su una interpretazione delle norme in materia di proroga della carica degli organi in scadenza approvate dal Parlamento per garantire la programmazione degli interventi del Piano di ripresa e resilienza nelle Aree Protette (articolo 64 ter del D.L. m. 77/2021). Il presidente Pappaterra ha tempestivamente informato della questione i componenti del Consiglio Direttivo del Parco i quali, unanimemente, hanno espresso incredulità e sorpresa per la repentina ed inaspettata decisione ministeriale anche alla luce delle informali interlocuzioni avute dall’Ente con la stessa Direzione in ordine all’applicazione delle predette norme che sembravano approdare a soluzioni decisamente opposte a quelle adottata nelle scorse ore. Nelle more dell’evoluzione della vicenda, per come previsto dalla Legge e dallo Statuto dell’Ente, le funzioni del Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino adesso saranno svolte dal vice presidente, vale a dire l'avvocato Valentina Viola. Davvero poderoso il curriculum del presidente Pappaterra: è stato sindaco di Mormanno; vice presidente della Comunità Montana del Pollino; componente della Commissione per la gestione e la “misura provvisoria di salvaguardia del Parco Nazionale del Pollino”; Consiglio direttivo dell'Ente Parco; componente della Consulta del Consorzio di Bonifica del Pollino; consigliere regionale; presidente della 2. Commissione sviluppo economico della Regione; assessore regionale all'Ambiente; Commissario vicario per l'emergenza rifiuti della Regione; ha anche operato alla guida dell'Arpacal.