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Cosenza, cancellata la scritta oltraggiosa inneggiante a Tito

Era comparsa nel largo dedicato alle “Vittime delle foibe”. Condanna unanime del gesto vandalico da parte dei consiglieri

Una condanna unanime. Espressa da tutti i gruppi consiliari comunali: è la risposta di civiltà all’atto vandalico compiuto nel largo dedicato alle “Vittime delle foibe”. Una scritta in vernice rossa “Nas Tito” (“nostro Tito”) è comparsa l’altro giorno in segno di sfregio alle manifestazioni celebrate - su impulso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - per ricordare l’uccisione di migliaia di cittadini italiani da parte dell’esercito e della polizia politica guidati dal maresciallo Josip Broz Tito, il dittatore iugoslavo morto a Lubiana, per cause naturali, nel lontano 1980. La scritta - giudicata da più parti un oltraggio alla memoria - inneggiante al leader di Belgrado, è stata cancellata grazie al pronto intervento delle autorità municipali. Il parlamentare di Fratelli d’Italia, Alfredo Antoniozzi, aveva chiesto al sindaco, Franz Caruso, di far rimuovere il riferimento oltraggioso all’esponente politico straniero che avallò quella feroce “pulizia etnica”.

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