Una provincia con delle aree in... ebollizione. Il sottosegretario agli Interni, Wanda Ferro, presiederà un incontro stamane in Prefettura con i rappresentanti delle forze dell’ordine per fare il punto sulla situazione della sicurezza nel territorio. Nel Cosentino i colpi inferti dallo Stato alle organizzazioni criminali sono stati durissimi: basti pensare all’inchiesta “Reset” che ha disarticolato le cosche “confederate” dominanti; alle indagini avviate per far luce sugli omicidi di Maurizio Scorsa e Hanene Hendli, e sull’uccisione di Pasquale Aquino, avvenuti nell’area compresa tra Cassano_Castrovillari e Corigliano Rossano. Le indagini della Dda di Catanzaro - cui si sono sommate successivamente quelle della procura cittadina - hanno pure portato all’invio della Commissione di accesso antimafia nel comune di Rende. Le aree più “sensibili” appaiono quelle della Sibaritide e dell’Alto Tirreno a causa del ripetersi di intimidazioni e agguati (l’ultimo ieri mattina in danno di un trentaduenne). Wanfda Ferro, già segretario della Commissione parlamentare antimafia nella precedente legislatura, sembra avere molto chiare. «Vengo per conto del Governo» ha spiegato alla Gazzetta «per monitorare la situazione e verificare se, rispetto alla dotazione attuale, occorrono interventi aggiuntivi riguardo agli organici delle forze di polizia». Il sottosegretario agli Interni sarebbe orientata a promuovere l’istituzione di posti di polizia «nell’Alto Tirreno cosentino e nel Basso ionio». Per capirci: nell’area compresa tra Cetraro e Scalea e in quella che da Corigliano Rossano s’allunga fino a Cariati. Non solo. «Mi pare meritevole di adeguata attenzione» sottolinea Wanda Ferro «anche la zona della Sila e, in particolare, San Giovanni in Fiore su cui riescono a inserirsi da anni le cosche crotonesi. Sarebbe auspicabile, in questo caso, elevare l’attuale sede dei carabinieri a compagnia». Ma l’attenzione del governo, guidato da Giorgia Meloni, è pure puntata verso il potenziamento degli organici della magistratura perché in zone come il Paolano e la Sibaritide è opportuno poter contare su un numero di togati certamente più elevato rispetto a quello attuale. Sul punto, però, l’esponente di governo non si sbilancia.
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