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Camigliatello, impianti di risalita a Fdc: perplessità dei sindacati

Stato di agitazione del personale Arsac

La modifica legislativa (art. 9) all’esame del Consiglio regionale che consentirebbe alle Ferrovie della Calabria di gestire gli impianti di risalita tra cui quello di Camigliatello (oggi nelle mani dell’Arsac) non trova d’accordo le organizzazioni sindacali. «Non è stato avviato un preventivo confronto con le parti sociali per condividere le eventuali problematiche legate a livelli occupazionali e salari». Così in una nota le Rsa e le segreterie provinciali di Filt Cgil (Maurizio Romano e Giovanni Angotti), Fit Cisl (Vincenzo Puleio e Antonio Domanico) e Ugl Trasporti (Paolo Iaconis Spina e Claudio Morelli) nel proclamare lo stato di agitazione del personale Arsac in servizio negli impianti di risalita. Nelle prossime ore verrà resa nota la data di un’assemblea nel cantiere di Camigliatello. Verrà chiesto pure un incontro al prefetto.
Anche le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti si erano mosse sabato chiedendo la sospensione della discussione in Consiglio sull’art. 9 «in quanto è necessario conoscere le conseguenze in particolare per quanto riguarda la fattibilità della gestione Fdc, il Piano industriale, le sue finalità e le garanzie occupazionali. Senza un confronto che dia garanzie sul futuro di tutti i lavoratori coinvolti ci opporremo con determinazione a queste iniziative unilaterali della Regione che creano tensione tra i lavoratori».

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