La droga nascosta in un’area di sosta e in un magazzino. Cinque chili di hascìsc trovati in un parcheggio e un etto abbondante di cocaina rinvenuta all’interno di un locale disabitato sono il bilancio dell’attività di controllo disposta, nel fine settimana, dal questore Michele Maria Spina. C’è droga un po’ ovunque all’interno del perimetro urbano Cosenza-Rende. Da tempo, ormai, le sostanze stupefacenti scorrono, si diramano come un fiume carsico, sotto la superficie della quotidianità e inondano gli interstizi di ogni ambito della vita sociale. Poi di tanto in tanto qualcosa appare in superficie, come a esempio è successo nel parcheggio d’un ristorante a poca distanza dallo svincolo autostradale di Cosenza Nord.
Tanto basta a delineare il nuovo piano dell’attività di spaccio. Un programma che prevede, evidentemente, la custodia della roba in luoghi aperti, la capillarizzazione degli spacciatori e l’affidamento di piccole dosi. Contingenza, quest’ultima, che permette di raggiungere non solo il contenimento delle perdite (il ritrovamento dei 5 kg di hascìsc rappresenta l’eccezione, non la regola) in caso di sequestro, ma anche una sorta d’impunità per i pusher, i quali avendo in casa o in tasca piccole dosi, sono suscettibili di denuncia.
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