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Scuola a Cosenza, ai nastri di partenza l’atteso iter dei trasferimenti

A fine mese dovrebbe arrivare l’avvio delle procedure e inoltre scadranno i termini per andare in pensione con Quota 103. Per consentire l’ok gli Atp stanno accelerando sulle istanze di quiescenza

Oltre cento persone hanno partecipato ai due giorni del seminario dedicato alla tematica delle ricostruzioni di carriera del personale scolastico con analisi delle recenti sentenze giurisdizionali e la relativa applicazione, organizzati per giovedì e venerdì scorso dalla Cisl Scuola Cosenza. Dopo l’introduzione del segretario Enzo Groccia e i saluti della preside del “Della Valle” Rossana Perri, ha relazionato l’esperto Giovambattista Iusi.

Giorni decisivi

È attesa entro fine mese l’ordinanza ministeriale che dovrebbe dare il via ai trasferimenti dei docenti e del personale Ata. I tempi sono stretti poiché l’obiettivo del ministero, per garantire il rispetto della tempistica anche successiva e quindi arrivare a un avvio regolare dell’anno scolastico, è chiudere la pratica istanze di trasferimento entro il 15/20 marzo per poi procedere con la valutazione delle domande e i movimenti, quindi a inizio estate procedere con la mobilità annuale: utilizzazioni e assegnazioni provvisorie da sigillare al massimo entro il 31 agosto che verrà. Proprio in questa ottica gli Ambiti territoriali provinciali hanno rafforzato gli organici per smaltire le domande di pensionamento e individuare i posti disponibili proprio per i trasferimenti.

Quota 103

C’è tempo sino a fine mese anche per quanto riguarda le domande di quiescenza legate a Quota 103. Le funzioni Polis per la presentazione delle domande sono state aperte mercoledì 1° febbraio 2023. Potranno richiedere la cessazione dal servizio con decorrenza 1° settembre 2023, in particolare, per “Quota 103”, quanti hanno 41 anni di contribuzione e 62 di età al 31 dicembre 2023. Per “Opzione donna”, invece, 35 anni di contributi e 60 anni di età (entro il 31 dicembre 2022) riducibili fino a 58 per le donne con due figli e a condizione di assistere un familiare disabile o di essere in possesso di invalidità civile almeno pari al 74%.

Dirigenti in attesa

Sono stati lanciati da più parti anche corsi di formazione mirati a preparare i docenti interessati a partecipare al prossimo concorso per diventare dirigente scolastico. Atteso da tempo, è già slittato più volte e dovrebbe arrivare a cavallo dell’estate. Potrebbe ulteriormente scivolare per l’emendamento presentato e approvato dalla maggioranza parlamentare che prevede il recupero, mediante un corso di formazione intensivo, di candidati bocciati all’ultimo concorso, a condizione che abbiano fatto ricorso in tempo utile. In virtù di questo, molti studi legali stanno offrendo appoggio a tutti i candidati bocciati, invitandoli a impugnare quella lontana esclusione entro il termine di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge “Milleproroghe”, termine previsto per il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cioè tra pochissimi giorni.

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