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Rende, torna in classe il prof accusato di molestie sessuali a Castrolibero. A giudizio con la ds

Il ritorno in classe. Il docente Angelo Bastone, 60 anni, accusato dell’ipotesi di reato di molestie sessuali - su cui pende una richiesta di rinvio a giudizio firmata dal procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo e dal pm Bianca Maria Battini- potrà riprendere servizio. L’ha stabilito l’Ufficio scolastico regionale per effetto di un provvedimento firmato dal giudice del Lavoro del capoluogo bruzio. L’ultima sede lavorativa di assegnazione del sessantenne risulta essere il liceo “Pitagora” di Rende.

Il prof che insegnava fino alla scorso anno nell’istituto comprensivo “Valentini-Majorana” di Castrolibero, fu la causa di una vera e propria rivolta degli studenti che occuparono per settimane il plesso proprio per protestare contro le presunte condotte tenute dall’uomo. Condotte denunciate poi in sede giudiziaria da tre studentesse che lamentarono di fronte al pm Battini le “attenzioni” subite in circostanze e tempi diversi. I comportamenti del docente vennero segnalati alla dirigente scolastica, Jolanda Maletta, che tuttavia si trova adesso a sua volta a giudizio davanti al Gup bruzio per omissione di atti d’ufficio. A parere della magistratura inquirente, infatti, la preside avrebbe omesso di denunciare uno dei fatti di cui era venuta a conoscenza.

I due indagati compariranno davanti al Giudice per le udienza preliminari il prossimo 20 aprile. Sia Bastone (difeso dall’avvocato Attilio Santiago e Giovanni Consoli) che la Maletta (assistita dagli avvocati Pasquale Naccarato e Enzo Belvedere) si protestano innocenti e tali dovranno essere considerati sino alla definizione della vicenda giudiziaria. La dirigente Maletta, ora in pensione, ha prodotto agli atti d’inchiesta i verbali delle riunioni convocate nel giugno del 2018 dopo essere venuta a conoscenza di uno dei fatti che le erano stati segnalati. I verbali furono consegnati ai magistrati inquirenti lo scorso anno appena venne avviata l’indagine giudiziaria.

Il 30 agosto scorso l’Ufficio scolastico regionale decise per la destituzione dell’insegnante con un provvedimento ad hoc che è stato però impugnato davanti al giudice del Lavoro di Cosenza. E il magistrato adito, accogliendo il ricorso del docente, ha disposto la reintegrazione nel ruolo che gli era stato assegnato, condannando il ministero dell’Istruzione al pagamento delle spese processuali. La decisione del magistrato ha indotto la responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, Loredana Giannicola, a ordinare il ritorno in servizio di Bastone.

La fase di confronto camerale tra le parti consentirà a pubblica accusa e difesa di far valere le loro opposte tesi. Nessuno potrà essere considerato colpevole fino alle sentenze di diverso grado che consentiranno di ricostruire, attraverso l’acquisizione delle diverse testimonianze e i confronti dibattimentali, l’intera vicenda.

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